La dieta e i dolci: quasi un controsenso, sarebbe il sogno di tutti quelli che vogliono mettersi a dieta ma senza sacrificare il piacere di mangiare qualcosa di dolce e zuccheroso! Da oggi è fattibile, sempre però con la raccomandazione di non esagerare.

Dieta non significa solo mangiare carne o pesce, frutta o verdura e rinunciare a pasta, pizza, dolci e tutte quelle cose “golose” che diano la bellissima sensazione di sentirsi soddisfatti a fine pasto.

“un po’ di tutto“:
questo è il consiglio di tutti i medici, nutrizionisti e dietologi e quindi anche in questo caso è possibile per i più golosi concedersi qualche lusso al di fuori delle righe.

Per dolci ovviamente non si intendono le torte, quelli farcire con panna creme e glasse, ma qualcosa di un pochino più leggero:
dalla mousse alla frutta, ad un gelato (gusti alla frutta ovviamente), da un budino di crema o cioccolato a una fetta di torta, da consumare solo una volta alla settimana! E perché no, anche un pezzettino di cioccolato che aiuta a combattere i primi due nemici del dimagrimento: depressione e tristezza. Tutti questi dolci sono consigliati come spuntino pomeridiano, mai vicino ai pasti.

Non sempre bisogna attribuire la parola dieta a sofferenza, sacrificio, fatica; certo, non bisogna esagerare e avere un minimo di riguardo per alcune regole, ma ogni tanto qualche sfizio è sempre consentito.

Arriva il sole, le temperature aumentano, si sta più volentieri all’aria aperta, si fanno lunghe passeggiate…in tutto questo il migliore amico non può mancare: caro gelato ben tornato!

Per i più “pigri” le gelaterie sono la migliore soluzione: tantissimi gusti e in un attimo il gelato è pronto! Ma per chi ha ancora voglia di prepararlo a casa, semplicemente con l’aiuto della gelatiera, il piacere del gelato viene gustato anche durante la sua preparazione.

Ecco qui le ricette di alcuni gusti classici, che non devono seguire mode!

Gelato al cioccolato

Gelato al pistacchio

Gelato alle nocciole

Gelato di stracciatella

Per altri gelati: Gelato al caffè, Gelato al cocco, Gelato alla crema, Gelato alla fragola, Gelato alle mandorle, Gelato di carote, Gelato di limone, Gelato di nutella, Gelato di torrone

Con il termine food craving gli americani indicano l’incontrollabile desiderio di mangiare, per alcuni è una situazione occasionale mentre per altri invece è quasi una vera e propria malattia.

Secondo alcuni studi effettuati negli Stati Uniti, donne e uomini non hanno le stesse esigenze e voglie riguardo al cibo: per gli uomini al top della lista troviamo bistecche e pizza, mentre per le donne (come ben si può immaginare) cioccolato e gelato. Le donne inoltre sono le più “colpite” rispetto agli uomini.

Ma da cosa nasce questo bisogno quasi sempre insaziabile? A quando pare non è un bisogno fisico ma bensì psicologico, dato tutta dal fatto che più l’occhio vede qualcosa da mangiare più questo desiderio cresce e non si ferma, ed essendo talmente forte non permette nemmeno all’individuo di poter resitere.

Uno studio effettuato da due ricercatrici ustraliane della Flinders University dimostrerebbero che per combattere questa “malattia” basterebbe concentrare la propria vista su altri elementi, di qualunque genere questi siano, in modo da distogliere il pensiero  dal cibo. Attività mentali di tipo ottico possono servire per tenere a bada il desiderio di cibo; per questo possiamo trovare un grande aiuto nella tecnologia con l’utilizzo di smartphone che, con appositi programmi visivi attivati nel momento in cui inizia il desiderio, riuscirebbe a impegnare la mente e tenere lontana la bocca dal cibo.

Buone notizie per gli amanti del gelato: ora che è arrivata la stagione in cui mangiarlo, sappiate che fa bene alla salute e non solo allo spirito! Ottimo in ogni momento della giornata e anche al posto di un pasto, il gelato fa bene.

Fa bene allo spirito: il gelato è per gli italiani come il caffè, una vera e propria passione a cui difficilmente di riesce a rinunciare. Ma cari amici non preoccupatevi, il gelato fa bene, tiene di buon umore (uno studio effettuato su un campione di persone che mangiato il gelato, ha evidenziato che i volti di questi esprimono fino all’86% in più di felicità). Il gelato per eccellenza che risponde alla caratteristica di felicità è quello al cioccolato: questa combinazione fra gusto del gelato e del cioccolato è un concentrato di pura felicità!

Fa bene alla salute tanto da essere definito un vero e proprio alimento funzionale: è quanto sostiene la docente di bichini alla facola di Farmacia del Polo universitario di Rimini, che aggiunge “L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che si possa sostituire una volta al giorno una delle cinque porzioni consigliate di frutta con un gelato. Anche nella dieta mediterranea è considerato uno degli alimenti da consumare quotidianamente”. Tutto questo perché il gelato ha in media un apporto calorico basso (varia tra le 130 e le 230 calorie per 100 gr) e contiene molti valori nutritivi positivi come omega 3 e omega 6, e fitochimici.

Meno importanti dei pasti, ma abbastanza importanti per non essere “presi sottogamba”: gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio sono degli spezza-fame ideali per arrivare al pasto successivo senza avere la necessità di abbuffarsi.

Più quello del pomeriggio, meno quello della mattina, questi spuntini sono importanti perché danno una piccola spinta al nostro organismo durante il corso della giornata. Ma anche per questi bisogna avere un occhio di riguardo: lo spuntino perfetto dovrebbe permetterci di assumere circa 100 calorie e la scelta può ricadere su tanti (tantissimi) tipi di alimenti.

Con la stagione che corre il primo che viene in mente è il gelato, che potrebbe anche andare bene se ci orientiamo su gusti alla frutta; ottimi anche i ghiaccioli sempre alla frutta.

Dopo il gelato troviamo appunto la frutta e qui non ci sono indicazioni particolare: la frutta va bene tutta, perché ricca di vitamine e di acqua (indispensabile in estate); un esempio possono essere 2 mele, una banana o un buon frullato misto con un pochino di yogurt magro.

Come frutta c’è anche la frutta secca come ad esempio le mandorle, per una quantità di 5-6 danno al nostro corpo il giusto apporto che ha bisogno per arrivare senza problemi al pasto successivo.

Va bene anche una confezione di yogurt, sia bianco che alla frutta, o con l’aggiunta di un goccio di miele.

Niente dolci, preferisci il salato? Nessun problema, c’è un suggerimento anche per questo: una fetta di pane, magari integrale, con una fetta di prosciutto crudo o una fetta di salmone affumicato con un cucchiaino d formaggio spalmabile (meglio light!).

La Nutella compie 50 anni e tra le sue tante iniziative per festeggiare questo grandioso evento ha deciso di realizzare il vero gelato alla Nutella e ha colto l’occasione per presentarlo durante il Festival del Gelato.

Partito il 1 maggio a Firenze, il Festival del Gelato girerà tantissime città italiane e non solo per eleggere il miglior gelato artigianale. I maestri gelati infatti si sfideranno nella realizzazione del miglior gelato artigianale anche proponendo gusto totalmente nuovi e innovativi, come ad esempio zafferano, liquirizia e il gelato energizzante. La casa Ferrero non si è fatta perdere questa occasione e in ogni città sarà presente con un suo stand per offrire ai palati più raffinati e curiosi il suo vero gelato alla Nutella: è stato realizzato per i professionisti artigianali il “Nutella professional line“, il vero gelato alla nutella, che potrà essere assaggiato in tutte le tappe di questo festival.

In Regno Unito è stato realizzato un nuovo gelato, il cui obiettivo è quello di essere innovativo e divertente dal punto di vista scenico: il gelato che tra un anno sarà messo in commercio anche nella nostra penisola avrà la caratteristica nuova di essere fluorescente.

Un gelato esteticamente normale, dal sapore un pochino di più salato del dolce classico a cui il nostro palato è abituato, svelerà il suo segreto se vi mettete al buio: come rivela infatti Henry, l’artigiano lo ha ideato, il gelato si illuminerà al buio.

La prima domanda che è sorta è stata quella sui contenuti di questo gelato, ma come rivela il suo inventore nel gelato non sono state introdotte sostanze nocive per la salute, semplicemente  è stato replicato il processo chimico responsabile dell’effetto nei pesce di profondità e nelle lucciole.

Tra un anno quindi potremo assaggiare questo gelato flou nei gusti di limone, vaniglia e aragosta.

Caldo ed estate sono i migliori sinonimi del gelato: Coldiretti ha infatti stimato che con l’arrivo della bella stagione e delle temperature in aumento, circa il 40% degli italiani non rinuncia a gustare quotidianamente e regolarmente un buon gelato, indipendentemente che questo sia nel cono o nella coppetta.

Il desiderio di soddisfare questa enorme quantità di italiani, circa 23 milioni, è in continuo aumento dal 2009: da quell’anno fino al 2013 sono aumentati di circa il 6% le imprese artigianali che producono gelato (tradotto in numeri, si parla di circa 39.000 gelateria su tutto il territorio nazionale).

Ma i gusti degli italiani, nonostante i gusti di gelato disponibili siano in tutto 600, non abbandonano il desiderio dei sapori classici: in testa rimane il cioccolato con una preferenza del 27%, a seguire la nocciola, poi frutti come limone e fragola, la classica crema, la stracciatella e il pistacchio. Si è inoltre rilevato un grande interesse per alcuni praticoli nuovi gusti, come Bergamotto, vino Recioto, aceto balsamico e pistacchio di Bronte.

Il gelato in estate può essere considerato a tutti gli effetti un pasto completo, e servirlo come dessert alla fine di un menu già ricco e nutriente può far impennare il fabbisogno calorico quotidiano. La cosa sarebbe gustare il gelato come spuntino, come merenda o come sostituto di un pasto, utile per fare il pieno di vitamine e sali minerali disintossicanti.

Il gelato può davvero diventare un ottimo sostituto al pasto, ma per ricevere il massimo di vitamine e sali minerali è bene seguire alcuni consigli: primo di tutti è importante scegliere il tipo di gelato, facendo una distinzione tra gelato artigianale e gelato industriale. Quello industriale, a differenza di quello artigianale, è più ricco di aria che viene soffiata durante la preparazione in modo che questo raddoppi di volumi; l’eccesso di aria rischia di provocare gonfiore che, unito agli zuccheri, favorisce l’accumulo di grasso addominale.

Quindi prima di tutto scegliete del gelato artigianale, possibilmente senza zucchero e a base di frutta.

Ulteriori consigli su come trasformare il più comune degli spuntini estivi in un pranzo perfetto: unire al gelato della frutta fresca in modo da renderlo più saziante e arricchire il pasto con vitamine e fibre, scegliere gusti che siano tanto buoni quanto drenanti come fragole, papaia, kiwi e banana.

Essere diabetici significa prima di tutto limitare e controllare senza sgarri la propria alimentazione, ed eliminando quasi del tutto le portate dolci. Ma da oggi c’è qualcuno che ha deciso di trasformare il tanto amato gelato in una consumazione adatta a tutti.

E’ questo l’obiettivo che i docenti dei nuovi corsi 2014/2015 della Carpigiani Gelato University si sono imposti: anche chi non potrebbe di fatto mangiare il gelato pre proteggere la propria salute, è giusto che trovi il modo di mangiarlo per non rinunciare a nulla. Il segreto sta solo nel trovare la ricetta giusta senza perdere il gusto e la consistenza.

I metodi alternativi della produzione del gelato saranno presentati in anteprima durante un corso online che il docente senior di questa Carpigiani Gelato University, Gianpaolo Valli, terrà nelle giornate di lunedì 27 ottobre 2014 e martedì 28 ottobre 2014; durante il corso verranno evidenziati dalla lavorazione classica del gelato a quella in cui viene ridotto il suo indice glicemico.

“Nella stragrande maggioranza dei casi – ha spiegato il docente – in gelateria non si trovano prodotti adatti ai diabetici, qualcuno ha ideato ricette a basso contenuto zuccherini ma si tratta di rare eccezioni“. Questo corso è dedicato a tutti quei maestri gelatieri che vogliono dare un aspetto più specifico alle loro attività, avviare all’interno della gelateria classica una piccola gelateria dedicata a coloro che il gelato potevano fino ad oggi vederlo solo in fotografia.

E’ questo un nuovo modo di vedere il gelato, di renderlo accessibile da tutti, di innovare una tradizione culinaria italia.

Sempre il docente del corso ha fatto alcune delucidazioni su cosa sia di fatto questo corso: “Le ricette presentate durante tale corso si caratterizzeranno per l’uso di polioli (o sugar-alcohol) e potrebbero soddisfare il palato di tutti i diabetici. Il consiglio, sempre dopo aver avuto il benestare del proprio medico di fiducia, è di ricavare un piccolo spazio per il gelato all’interno della propria dieta“.

In concomitanza con la grande esposizione universale EXPO2015 che si terrà a Milano a partire dal 1 Maggio 2015, si svolgerà il Gelato Festival 2015. Con il patrocinio di Expo Milano 2015, il festival durante i 6 mesi toccherà tutta l’Italia passando soprattutto nelle grandi città, tra cui ovviamente Milano.

Le date del tour:
24 aprile – 3 maggio Preview
30 aprile – 3 maggio Firenze
7 – 10 maggio Parma
14 – 17 maggio Napoli
21 – 24 maggio Bari
28 maggio – 7 giugno Milano EXPO IN CITTA’
11 – 14 giugno Torino
18 – 21 giugno Roma
25 -28 giugno Berlino (data da confermare)
2 – 5 luglio Londra (data da confermare)
9 – 12 luglio Amsterdam (data da confermare)
16 – 19 luglio Valencia (data da confermare)
23 – 26 luglio Palermo
30 luglio – 2 agosto Catania
6 – 9 agosto Viareggio
20 – 23 agosto Senigallia
27 – 30 agosto Riccione
3 -13 settembre Milano EXPO IN CITTA’
17 – 20 settembre Roma
24 – 27 settembre Torino
1 – 4 ottobre Firenze FINALE

In occasione di Expo Milano 2015 è stato realizzato un gusto ad hoc

Gelato Festival, nato per la prima volta a Firenze nel 2010, sarà un’ottima occasione anche per coloro che giungeranno in Italia per visitare Expo Milano 2015.  Per chi sceglie di visitare Expo nei periodi attorno a maggio e giugno, potrà avere anche il piacere di partecipare alla manifestazione (sopra le date) e assaggiare tutte le specialità che verranno presentate. Una in particolare sarà sicuramente molto richiesta: il gusto realizzato appositamente per Expo, firmato dai direttori tecnici dell’evento Antonio Mezzalira e Giorgio Zanatta; il gusto in questione sarà a base di acqua e frutta, quindi adatto anche per gli intolleranti al latte, e come colori riprenderà ovviamente quelli di Expo.

I gelatieri coinvolti per oltre 100 giorni lavoreranno sotto agli occhi di tutti: i laboratori mobili saranno “a vista”, il gelato verrà così realizzato in diretta in modo da garantire qualità, freschezza, genuinità.

Buone notizie per gli amanti del gelato: ora che è arrivata la stagione in cui mangiarlo, sappiate che fa bene alla salute e non solo allo spirito! Ottimo in ogni momento della giornata e anche al posto di un pasto, il gelato fa bene.

Fa bene allo spirito: il gelato è per gli italiani come il caffè, una vera e propria passione a cui difficilmente di riesce a rinunciare. Ma cari amici non preoccupatevi, il gelato fa bene, tiene di buon umore (uno studio effettuato su un campione di persone che mangiato il gelato, ha evidenziato che i volti di questi esprimono fino all’86% in più di felicità). Il gelato per eccellenza che risponde alla caratteristica di felicità è quello al cioccolato: questa combinazione fra gusto del gelato e del cioccolato è un concentrato di pura felicità!

Fa bene alla salute tanto da essere definito un vero e proprio alimento funzionale: è quanto sostiene la docente di bichini alla facola di Farmacia del Polo universitario di Rimini, che aggiunge “L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che si possa sostituire una volta al giorno una delle cinque porzioni consigliate di frutta con un gelato. Anche nella dieta mediterranea è considerato uno degli alimenti da consumare quotidianamente”. Tutto questo perché il gelato ha in media un apporto calorico basso (varia tra le 130 e le 230 calorie per 100 gr) e contiene molti valori nutritivi positivi come omega 3 e omega 6, e fitochimici.

Il gelato in estate può essere considerato a tutti gli effetti un pasto completo, e servirlo come dessert alla fine di un menu già ricco e nutriente può far impennare il fabbisogno calorico quotidiano. La cosa sarebbe gustare il gelato come spuntino, come merenda o come sostituto di un pasto, utile per fare il pieno di vitamine e sali minerali disintossicanti.

Il gelato può davvero diventare un ottimo sostituto al pasto, ma per ricevere il massimo di vitamine e sali minerali è bene seguire alcuni consigli: primo di tutti è importante scegliere il tipo di gelato, facendo una distinzione tra gelato artigianale e gelato industriale. Quello industriale, a differenza di quello artigianale, è più ricco di aria che viene soffiata durante la preparazione in modo che questo raddoppi di volumi; l’eccesso di aria rischia di provocare gonfiore che, unito agli zuccheri, favorisce l’accumulo di grasso addominale.

Quindi prima di tutto scegliete del gelato artigianale, possibilmente senza zucchero e a base di frutta.

Ulteriori consigli su come trasformare il più comune degli spuntini estivi in un pranzo perfetto: unire al gelato della frutta fresca in modo da renderlo più saziante e arricchire il pasto con vitamine e fibre, scegliere gusti che siano tanto buoni quanto drenanti come fragole, papaia, kiwi e banana.

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La scelta degli italiani sul gusto per eccellenza di questa estate va un po’ in controtendenza rispetto al desiderio generale che è stato riscontrato in tutta Europa; qui 7 persone su 10 hanno scelto il gelato, che oltre ad essere un alimento fresco è anche un po’ il simbolo della stagione calda.

Gli italiani invece, assieme ai francesi, non hanno dato lo stesso esito; i primi infatti all’estate associano il gusto fresco dell’anguria, mentre i secondi scelgono come sinonimo di questa stagione una buona grigliata.

Scendono in classifica in tutta Italia i piatti tipici, privilegiando altre pietanze e altri drink. Queste le percentuali risultanti del sondaggio condotto, nella sezione che riguarda l’Italia:

– 60% degli italiani scelgono l’anguria

– 48% degli italiani come bevanda scelgono la birra

In questi dati si è poi introdotta l’associazione dei consumatori (ADUC) che ha dato qualche consiglio su come scegliere un buon cocomero da consumare “Un buon cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie, che alla percussione con le nocche delle dita deve dare un suono “sordo”. Un metodo classico, che si usava tempo, fa era quello di assaggiarne un tassello, una prova concreta insomma, oggi questo non e’ più possibile ma si puo’ ricorrere ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l’unghia, se viene via facilmente il cocomero e’ maturo al punto giusto“.

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Gli esperti hanno stilato una breve lista delle cause, più diffuse che sono la causa del dormire poco; a fronte della conoscenza si può quindi migliorare il proprio stile di vita per far si che il sonno possa avere i giusti benefici sul nostro organismo.

La causa più diffusa legata all’insonnia è l’ora della cena: in alcuni casa molte persone sono portare a mangiare troppo presto, quasi tardo pomeriggio e quindi se poi si va a dormire ad un’ora tarda (come ad esempio oltre le 23) la fame torna nuovamente a farsi sentire. Le soluzioni in questo caso possono essere due diverse: cenare più tardi oppure fare un piccolo spuntino con il giusto rapporto carboidrati/proteine un paio d’ore prima di andare a letto.

Il mito della caffeina che toglie il sonno non è poi così lontano dalla realtà, bere un caffè nel tardo pomeriggio potrebbe aiutare da un lato l’organismo a mantenere un livello di concentrazione più alta, dall’altro invece i tempi di elaborazione ed eliminazione della caffeina (6 ore circa) possono quindi produrci “troppa energia e poco sonno”.

Esiste un detto che dice “Evitate la sazietà, bisogna alzarsi da tavola con un po’ di fame“; anche in questo caso nulla di più vero, una cena eccessivamente abbondante non favorisce in alcun modo il sonno ne una notte tranquilla poiché per digerire al meglio l’organismo ha bisogno di una posizione eretta, quindi se stiamo distesi i tempi di digestione diventano molto molto più lunghi.

Bere tanto fa bene se parliamo di acqua, ma se beviamo molto alcool soprattutto alla sera impediamo che il nostro dormire sia corretto e svolto nel modo giusto; sebbene la sensazione di quando si beve parecchio sia quella di voler dormire, in realtà l’eccessiva dose di alcool in corpo impedisce che il sonno raggiunga le fase più profonde. Il segreto è quello di accompagnare sempre un bicchiere di vino con dell’acqua per diminuire questo effetto negativo che l’alcool può avere sul nostro riposo.

Torniamo ancora a parlare di cena e cibo, ma ora l’attenzione ricade sulle spezie; soprattutto se non si è abituati, il cibo eccessivamente speziato può provocare diversi problemi al nostro organismo (primo tra tutti il bruciore di stomaco e una cattiva digestione) che quindi ci impediscono sia di addormentarci che di affrontare una fase di sonno tranquilla. Inoltre, ci sono alcuni studi che sostengono la tesi “cibi troppo speziati possono favorire gli incubi”.

Se mangiare troppo fa male, anche l’opposto non porta benefici; diete troppo rigide o alimentazioni molto proibitive induce nell’individuo un continuo senso di fame, che può essere un brutto nemico durante la notte, impedendo completamente il sonno.

Esistono medicinali che favoriscono il sonno, ma lo stesso effettuo si può ottenere anche in cucina con la creazione di alimenti ad hoc e che hanno meno risvolti negativi sulla salute; il mix perfetto è fatto con ciliegie (aumentano il livello di melatonina), banane (sono ricche di magnesio) e kiwi (aumentano i livelli di serotonina). Per un sonno perfetto e soprattutto genuino meglio scegliere la soluzione naturale.

Per la tristezza di molti, un nemico del sonno è il gelato! A base di latte e grassi, questo alimento provoca nell’organismo dei tempi di digestione molto più lunghi e quindi potrebbe provocare nell’organismo del reflusso gastroesofageo…quindi addio sonno!

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Si chiama “Piacere, gelato” la compagna di informazione nata dall’IGI (Istituto del gelato italiano) in collaborazione con la SIP (Società italiana di pediatria) e l’obiettivo è quello di fornire a tutti una corretta e completa informazioni sulle modalità e le quantità di somministrazione ai più piccoli del tanto amato gelato.

Grazie all’apporto di medici nutrizionisti, pediatri ed esperti di settore, è stata prodotta una locandina per raccontare, attraverso un’infografica, quali sono le caratteristiche e i nutrienti del gelato, come si conserva correttamente il prodotto in freezer, quante calorie contiene e in quali momenti della giornata e dell’anno può essere opportunamente consumato.

L’età di riferimento da cui si può iniziare a far consumare gelato ai bambini è 12 mesi, quindi un anno di vita, presentandolo loro come la merenda; consigliati i gusti “base”, ovvero tutti i gusti a base di frutta e per le creme yogurt e fiordilatte.

Il responsabile dell’IGI, Mario Piccialuti, ha commentato positivamente questa iniziativa, ricordando che è rivolta a tutti i genitori che fortunatamente si impegnano ancora oggi a garantire un’alimentazione ricca concreta ma soprattutto equilibrata per i loro figli “Con questa iniziativa vogliamo parlare in particolare ai genitori impegnati nella scelta della migliore alimentazione per i propri figli. Ecco perché abbiamo voluto coinvolgere in primo luogo la Sip, ma anche rendere fruibile a tutti questa locandina mettendola a disposizione, in versione animata, su www.istitutodelgelato.it, il nostro sito, recentemente rinnovato. È uno spazio che offre informazioni e consigli nutrizionali, che invita a leggere nuovi articoli, trovare tante curiosità, divertirsi con i video o con il test ‘Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei’. Hanno partecipato anche tanti personaggi noti, come l’attore Stefano Fresi o la cantante Tosca, hanno giocato con noi, facendo il test, mettendosi a nudo, parlando di loro, dei gusti preferiti e ricordando il loro primo gelato”

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La colazione è il pasto più importante della giornata e per questo motivo deve essere fatto nel modo giusto e con gli alimenti corretti in grado di attivare velocemente il nostro organismo e il nostro cervello. Secondo uno studio che arriva dal Giappone, il binomio cappuccino-brioches non sarebbe la risposta esatta alle esigenze della mattina; la risposta giusta alle nostre esigenze mattutine sarebbe il gelato, alimento che ancor più di una tazzina di caffè sarebbe in grado di darci la carica giusta e attivare velocemente il cervello.

Lo studio:

– campioni presi in esame: volontari di entrambi i sessi e di diverse età con diverse abitudini alimentari

– colazione: ad alcuni è stato richiesto di assumere una colazione classica (senza nessuna richiesta particolare di cibi), mentre ad altri è stato indicato di consumare solo ed esclusivamente del gelato dal gusto a piacere

– risultati ottenuti: chi di loro ha consumato abitualmente per il periodo preso in esame il gelato come primo alimento della giornata, ha evidenziato “un’attivazione” molto più veloce e immediata del cervello, un aumento delle onde alfa cerebrali e una maggiore concentrazione

La tesi che gli studiosi giapponesi hanno dichiarato al termine di tutti questi esami è la seguente “Le ragioni di quest’aumentata reattività potevano risiedere nell’azione del freddo che, agendo sul cervello, avrebbe potuto ‘risvegliarlo’ velocemente. Questa incredibile qualità del gelato sarebbe da ricercarsi in un ‘ingrediente misterioso’ ancora da identificare, visto che la reazione del cervello ad un bicchiere di acqua molto fredda non è stata la stesa del gelato“.

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C’è chi la confonde come una comune forma di fame nervosa, ma il non riuscire a resistere ad alcuni cibi potrebbe nascondere in realtà altri tipi di “problemi”.

Identificata come dipendenza da cibo, questo problema è una dipendenza di tipo comportamentale, quindi non legata all’uso di sostante stupefacenti. In alcuni individui certi atteggiamenti di questo genere possono rientrare nella quotidianità giornaliera, nascondendo in realtà problemi di natura psicologica.

I disturbi del comportamento alimentare (identificati con la sigla DCA) vengono identificati dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali  nelle forme di Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbo da alimentazione incontrollata.

“Queste sindromi si contraddistinguono per una fortissima paura di ingrassare, da un’alterazione dell’immagine corporea e da un comportamento alimentare disturbato, che può oscillare, in base alla tipologia di disturbo, tra un’alimentazione caratterizzata da una restrizione estrema e dal rifiuto del cibo (ad es. anoressia nervosa), e la messa in atto di abbuffate e condotte eliminatorie (ad es. bulimia nervosa). I disturbi del comportamento alimentare sono estremamente gravi e resistenti al trattamento; di conseguenza, è indispensabile una presa in carico da parte di un’équipe multidisciplinare specializzata (psicoterapeuta, psichiatra, medico internista, nutrizionista).”

I cibi che possono portare più facilmente a incorrere nella dipendenza alimentare sono:

• patatine fritte in busta
• torte più o meno zuccherose
• pizza
• biscotti
• patatine fritte
• hamburger (in particolare se accompagnato dal pane)
• cioccolato (in tutte le sue declinazioni)
• pollo fritto
• gelato
• cereali

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Dalle tante foto comparse in rete sotto l’hastag #icecreammuseum sembra di essere in un mondo magico, come avvolti da una favola: il museo del gelato è stato recentemente inaugurato a Los Angeles, dopo il suo debutto da record nella grande mela (New York) qualche tempo prima.

Installazioni artistiche, odori dolcissimi e talvolta anche strani, gelati da gustare dal classico fiordilatte ai più artistici e misteriosi; queste sono alcune delle cose che è possibile fare e ammirare all’interno del museo, aperto al pubblico lo scorso 23 aprile. Oggi per questa attrazione c’è un boom di richieste tanto che per riuscire a trovare un biglietto per entrare sembra ci vogliano diverse settimane.

Il Museo del Gelato di Los Angeles è l’unico al mondo nel suo genere. Per la prima volta fu aperto a New York, per il 20176 e fu chiamato MOIC; il nome in California è rimasto lo stesso e l’unica raccomandazione per i partecipanti è quella di arrivare a stomaco vuoto.

Il messaggio presente all’ingresso della struttura:

“Ricordi quelle idee pazze che ti venivano in mente da bambino? Il Museo del Gelato è il posto in cui le idee vengono trasformate in esperienze di vita reali. Un posto in cui i sapori sono misteri, le guarnizioni sono giocattoli e gli zuccherini rendono il mondo un posto migliore. La nostra missione è ideare ambienti che riuniscano la gente e stimolino l’immaginazione.”

L’Istituto Italiano del Gelato ha rilevato durante questa estate un importante aumento di richieste da parte del mercato, con una crescita delle vendite attorno al 5% per i prodotti confezionati definiti come “quattro stagioni”.

Il quadro generale dei consumi è stato stilato dagli uffici delle vendite dell’Istituto, che hanno evidenziato un importante aumento rispetto allo stesso periodo (gennaio-giugno 2017) dello scorso anno. A commentare i risultati positivi è intervenuto Mario Piccialuti, responsabile dell’IGI “La stagione del gelato è iniziata nel migliore dei modi, dimostrandosi uno di quei pochi alimenti che piace davvero a tutti anche perché estremamente nutriente e digeribile. Secondo un’indagine svolta per noi da Eurisko piace addirittura al 95% dei nostri connazionali e se, un tempo, il suo consumo era strettamente legato all’estate e all’aria aperta, oggi gli italiani amano consumarlo anche fuori stagione e, soprattutto, in casa. Abbiamo riscontrato, infatti, un cambiamento importante nelle abitudini di consumo di questo prodotto: dai dati in nostro possesso si evince, ad esempio, un vero e proprio boom delle confezioni multipack, tipo confezioni-famiglia, in aumento del +12,5% rispetto allo scorso anno”.

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